©Bonnet Caroline Photographie

Il Perigord verde La natura nella sua forma più pura

All’estremo nord della Dordogna, il Périgord Vert dispiega le sue profonde foreste, le valli verdeggianti e i paesaggi bocage, dove acqua, pietra e vegetazione interagiscono all’infinito. È una terra di sorgenti, prati e villaggi autentici, che respirano un’aria di libertà e semplicità.

Intorno a Nontron, la sua capitale dell’artigianato, la regione pulsa di un’energia tranquilla: quella degli alberi, delle abilità conservate e dei piccoli villaggi incastonati tra due colline.

Dalla valle della Dronne alle gole dell ‘Auvézère, dagli altopiani boscosi del Parco Naturale Regionale del Périgord-Limousin ai sonnolenti mulini a vento, il Périgord Vert è un omaggio alla lentezza, un inno alla natura.

Perché scoprire il Périgord Vert ?

Perché questo intrigante nome “Verde”?

Il “verde” non deve nulla al caso. Viene dalleonnipresenti foreste, dai prati e dai fiumi che irrigano dolcemente questa parte della Dordogna.

Qui ogni stagione ha la sua tavolozza: il verde tenue della primavera, il dorato dell’estate, le nebbie autunnali sulle querce e sulle siepi.

È un Périgord più riservato, incentrato sulla natura e sul patrimonio rurale. Qui si vive al ritmo dei fiumi, al canto degli uccelli, ai mercati all’ombra delle sale coperte o alle passeggiate sotto gli alberi frondosi.

Tra Brantôme, “la Venezia del Périgord”, Nontron, Saint-Jean-de-Côle e Jumilhac-le-Grand, potete prendervi il tempo di esplorare, gustare e respirare.

👉 Qui non c’è confusione, non c’è trambusto. Solo la sincerità di una terra che è rimasta fedele a se stessa.

Storia e patrimonio del Périgord Vert

Castelli, foreste e ricordi rurali

Il Périgord Vert non può essere addomesticato con uno sguardo. Bisogna esplorarlo a piedi, in canoa o attraversando i villaggi per apprezzarne la discreta ricchezza.

La sua storia è quella dei monaci costruttori di Brantôme, dei signori dimenticati di Jumilhac, dei fabbri di Nontron e dei contadini di La Double.

Dai castelli fortificati alle vecchie fattorie, dalle chiese romaniche ai piccoli ponti di pietra, il patrimonio è modesto ma profondamente radicato, proprio come la gente che vi abita.

Nelle strade acciottolate di Saint-Jean-de-Côle o lungo i sentieri del Parco Naturale Regionale, ogni pietra, ogni albero, ogni fontana racconta una storia.

Terroir e tradizioni

Un assaggio di cose vere, tra sottobosco e mercati

Il Périgord Vert coltiva una gastronomia che rispecchia la sua immagine: rustica, generosa e sincera. Qui si raccoglie, si raccoglie, si cuoce con pazienza.

Funghi porcini, castagne, noci, agnello di prato, miele millefiori, formaggi di fattoria, trote di fiume… tutto è immerso nei prodotti locali e nella natura.

Nei mercati di Brantôme, Thiviers e Nontron, i produttori si prendono il tempo per parlare dei loro prodotti, del loro lavoro e del tempo.

In estate, i mercati gastronomici assumono l’aspetto di sagre di paese, con barbecue, fisarmoniche e tramonti sulle colline.