©© Photos Déclic & Décolle

Périgord bianco Morbidezza minerale

Meno conosciuto dei suoi vicini, il Périgord Blanc merita comunque una visita. Qui non ci sono ripide scogliere o foreste oscure, ma solo pianure luminose, colline gessose e villaggi immersi nella pietra chiara. È una regione aperta, che respira, attraversata dal fiume Isle, dove la storia si fonde con la tranquilla ed elegante ruralità.

Intorno a Périgueux, la sua capitale amministrativa, il Périgord Blanc dispiega un’arte di vivere discreta, a immagine dei suoi paesaggi: rilassante e sincera.

Dalle bastides in cima alle colline alle tenute agricole, dalle abbazie nascoste ai sentieri boscosi, la Dordogna ha un volto umano, ricco di un patrimonio architettonico poco conosciuto e di una natura generosa.

Perché scoprire il Périgord Blanc?

Perché questo nome intrigante, “blanc”?

Se il Périgord Noir evoca la foresta, il Périgord Blanc prende il nome dalla leggerezza del suo suolo calcareo, che illumina le facciate delle case, i muri delle chiese romaniche e le pietre delle stradine di campagna. Questo bianco minerale onnipresente conferisce alla regione un’identità dolce e luminosa.

Il Périgord Blanc è un rifugio tranquillo efertile, un luogo di transizione tra i grandi altipiani del Limousin e le valli verdeggianti del sud-ovest. Qui si coltivano noci, mele e autenticità.

Tra la città gallo-romana di Périgueux e i villaggi di Neuvic, Vergt e Saint-Astier, si può passeggiare, degustare e rallentare.

Qui non c’è turismo di massa, ma solo incontri autentici, un ritmo ruralepreservato e una qualità di vita che piace a chi cerca l’essenziale.

La storia sullo sfondo del Périgord Bianco

Abbazie, bastidi e memorie in pietra

Il Périgord Blanc non ha i grandi castelli fortificati del sud, ma non per questo è meno profondamente segnato dalla storia.

Vi imbatterete negli antichi resti della Vesunna a Périgueux, nelle volte dell’abbazia di Chancelade, nei bastioni discreti di Montrem o di Grignols e nei piccoli manieri rurali disseminati nella campagna.

Lontano dalla spettacolarità, qui si rivela una storia intima: quella dei monaci costruttori, dei mercanti, dei contadini e delle piccole signorie .

Una memoria più diffusa, ma altrettanto profonda, che si percepisce nelle vecchie pietre muschiate, nei vicoli silenziosi o nelle cappelle dimenticate in fondo a una valle.

Terroir e tradizioni

L’arte di vivere nel Périgord Blanc, tra campi e mercati

Il Périgord Blanc non grida le sue delizie gastronomiche: le sussurra dalle cucine familiari, daibanchi dei mercati rurali e dalle ricette tramandate di generazione in generazione.

Qui la cucina è semplice e autentica, frutto di una terra fertile: noci, mele di Vergt, anatre nutrite con cereali, trote di fiume, miele di castagno e cabécous che si scioglie in bocca.

Nelle sale del mercato di Périgueux, nei mercati di Neuvic e nei villaggi dell’Isola, i produttori si prendono il tempo per parlare della loro terra, del loro mestiere e delle stagioni.

In estate, i mercati gastronomici invitano a degustare i prodotti all’aria aperta, in un’atmosfera rurale e amichevole. Qui il piatto racconta la storia della terra, del tempo, della pazienza e del saper fare. Ed è senza dubbio per questo che il cibo qui è così buono.