La cattedrale di Sarlat e il suo enfeusLa cattedrale di Sarlat e il suo enfeus
©La cattedrale di Sarlat e il suo enfeus|Penn Graphics

Sarlat, dalle origini alla fine del Medioevo

A partire dal Medioevo, la città di Sarlat si sviluppò attorno alla sua abbazia.
Allo scoppio della Guerra dei 100 anni, la città era già prospera e sede vescovile.

Le origini di Sarlat

La storia di Sarlat inizia nel IX secolo con la fondazione di un’abbazia benedettina.
L’esistenza dell’abbazia è documentata solo nel XII secolo nella Vita di San Sacerdos.

Tuttavia, numerose fonti archeologiche suggeriscono che il sito fosse abitato molto prima, già nel Paleolitico.
Allo stesso modo, i
resti gallo-romani testimoniano la presenza di una popolazione prima del Medioevo.

Lo sviluppo di Sarlat dal IXsecolo

da abbazia a vescovado

Posta direttamente sotto l’autorità di Roma nel 1153, l’abbazia di Sarlat cadde gradualmente in declino.
Nel XIII secolo, il potere divenne una questione fratricida, come dimostra l’assassinio dell’abate Arnaud de Stapone, ucciso da una freccia durante la messa.

Queste rivalità alimentarono le ambizioni dei cittadini di Sarlat, che volevano emanciparsi.
Il potere religioso lasciò gradualmente il posto al potere reale e comunale, con la creazione del comune di Sarlat nel 1223.
La città, che contava circa 6.000 abitanti, era allora governata da 4 consoli (gli antenati del nostro consiglio comunale)
Il signore-abate e il comune si scontrarono in numerose cause giudiziarie fino al 1299, quando Filippo IV il Bello riconobbe l’autorità dei cittadini di Sarlat.

In cambio, Papa Giovanni XXII, il primo Papa di Avignone, decise di trasformare l’abbazia in un vescovado per rafforzare il potere del signore. All’alba del XIV secolo, Sarlat era una città ricca, la cui popolazione continuava a crescere.

Sarlat durante la Guerra dei Cento Anni

Fin dall’inizio del conflitto, nel 1337, la popolazione di Sarlat si armò, formò una milizia e fortificò la città.
Nel 1360, con il trattato di Brétigny, la città passò sotto il dominio inglese per 10 anni.

Dopo aver ricevuto la conferma dei suoi privilegi, nel 1370 Sarlat accettò di tornare francese e di inviare le sue milizie per riconquistare la regione. Alla fine del conflitto, nel 1453, il Périgord fu devastato, ma Sarlat ebbe la fortuna di non essere stata conquistata e tornò presto a prosperare.

Adottò un nuovo stemma: la salamandra, simbolo di rinascita e immortalità, sormontata da fleurs-de-lis con il motto Ignibus et undis (Per fuoco e per acqua).