la Dordogna a la Roque-Gageacla Dordogna a la Roque-Gageac
©la Dordogna a la Roque-Gageac|Penn Graphics

Il fiume Dordogna

Lunga 472 km, la Dordogna è un ambiente naturale eccezionalmente ben conservato e ricco di pesci, ideale per i piaceri della pesca.
Ma è anche un luogo vivace, con numerosi villaggi come Beynac e La Roque Gageac, entrambi i più bei villaggi di Francia. Il fiume era anche un’importante via commerciale nel Medioevo, grazie alle vie d’acqua interne.

La geografia

La Dordogna, il fiume che dà il nome al dipartimento 24, scorre dal Mont Dore al Puy de Sancy (Massiccio Centrale) per formare l’estuario della Gironda con le acque della Garonna al Bec d’Ambes (472 km a valle), prima di sfociare nell’Atlantico.


Il trasporto fluviale in Dordogna

Per tre secoli, la Dordogna è stata la “via commerciale” su cui viaggiavano le barche a fondo piatto o “gabarres” dall’Alta Dordogna a Libourne. Queste venivano tirate a monte dai buoi.

Alla fine del XIX secolo, il trasporto fluviale delle merci fu detronizzato dalle ferrovie.
Tutte le società che gravitavano intorno alla Dordogna scomparvero per sempre.


La Dordogna,un fiume pieno di pesci

Un tempo brulicante di salmoni, come testimoniano i resti rocciosi e le testimonianze scritte, la Dordogna è ancora una ricca fonte di pesci, tra cui il persico, il luccio, la carpa e la tinca.

Specie migratorie come la lampreda di fiume, l’aringa azzurra, l’alosa, il salmone, la trota di mare e l’anguilla prendono l’ascensore alla diga di Tuilières per tornare nel Périgord Dordogne a deporre le uova.
Lo storione ha fatto parte di questa fauna fluviale fino al 1957 (anno della sua scomparsa).


Sulle rive della Dordogna,

scoprite una fauna ricca e variegata

Le rive della Dordogna sono frequentate anche da una varietà di fauna che l’osservatore attento potrà scorgere: lontre, nutrie, aironi, nibbi, poiane e martin pescatori.
Sulle falesie nidificano anche corvi e falchi pellegrini, alcune delle cui aree di nidificazione sono protette, come a Domme e La Roque Gageac.


La valle della Dordogna

Nella regione del Périgord Noir, la valle della Dordogna è ampia e ripida, non supera i centocinquanta metri di altezza, interrotta sulla riva destra dalle valli dell’Enéa, della Cuze e della Vézère e sulla riva sinistra dalla valle del Céou.

Le falesie di colore fulvo si armonizzano con la gamma di verdi che fiancheggiano le colline, da cui emergono torri, castelli e fortezze come Montfort e Beynacsu affioramenti rocciosi.

Borghi e villaggi con case in pietra bionda, rivestite di tegole piatte marroni o di ardesia grigiastra, si affollano a volte sulle rive del fiume, a volte si annidano nelle cavità di una valle o si arroccano su colline con viste notevoli.